È il 1984. Durante un volo da
Parigi a Londra, una giovane donna sta cercando qualcosa nella sua vecchia
sacca di vimini da cui cade un’agenda Hermès. “Non si trova mai niente
in queste borse, sono così scomode”, dice. Si accorge di
lei, ammaliato dalla sua bellezza, un altro passeggero, Jean Louis Dumas,
l’allora stilista di Hermès, che le promise che nel giro di qualche settimana
avrebbe realizzato la borsa che desiderava: capiente, di classe e adatta alle
sue esigenze di cantante e attrice di talento. Sì perché quella giovane donna è
Jane Birkin e grazie a questo strano caso del destino nasce una delle borse più
amate e desiderate: la Birkin Bag
di Hermès.
Realizzata interamente a mano da esperti artigiani, la leggenda narra che siano necessarie più di 20 ore di lavoro per farne una. Oggi è disponibile in sei misure: 25, 30, 35, 40, 45 e perfino 50 centimetri. Nel 2005, Jean Paul Gaultier ne realizzò una nuova versione, di 42 centimetri, più larga rispetto ai precedenti modelli e con i manici allungati: la Shoulder Birkin.
Oltre al classico nero e marrone, che restano i colori più venduti, chi vuole acquistare una Birkin può scegliere tra un numero imprecisato di colori e tonalità, che vanno dal Red Suede al Vert Chartreuse, dal Beige Rose fino alle splendide Gold. Chi se ne intende davvero sceglie, infatti, un colore insolito, che è come far sapere al mondo: “I colori-base ce li ho già tutti…
Il prezzo è da capogiro, ma molto
dipende dal materiale (vitello, capra, coccodrillo, lucertola) e dagli
hardware, cioè dalle parti metalliche della borsa, come ad esempio il
silver-palladium, l’argento, o il 24kt gold-plate, l’oro, ma esistono anche il
ruthenium e il guilloche. Per quanto riguarda il pellame, esso merita un
discorso a parte perché è morbidissimo, così morbido da afflosciarsi e
rigorosamente cucito a mano in maniera perfetta. Ne esistono diversi tipi. Il
più popolare è sicuramente il Togo, la pelle di vitello, antigraffio,
impermeabile e leggero. Ancora più morbido è il Taurillon Clemence, molto
simile al Togo, ma meno definito nelle venature. Ci sono anche il Fjord, sempre
antigraffio ed impermeabile, ma molto più pesante, il Barenia, il cuoio liscio,
il Calf Box, il classico cuoio di vitello, leggero e delicato che più risente
di graffi e screpolature, l’Epsom ed infine la rarissima pelle Chevre, la pelle
di capra, molto rigida ma ultraleggera.
Visto il costo della borsa e il
desiderio di noi donne di possederla sono nate numerosissime copie.
Alcune vere e proprie truffe, cioè falsi che vengono spacciati per veri, altre
sono dichiarate conformi alle autentiche, altre ancora sono apparentemente
uguali, cioè viene scopiazzato il modello, ma materiali finiture e proporzioni
sono diverse. Basti per esempio pensare alla Margaux Bag di Max Mara. Voi,
però, non lasciatevi ingannare. Dovete sapere che le bags di Hermès difettate o
fuori produzione vengono distrutte. Di conseguenza, un dipendente non può
acquistarle e rivenderle ad un prezzo più basso.
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